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No, il trading automatico è una tipologia di trading che costituisce ormai una prassi diffusa tra i trader istituzionali, professionisti e retail. Basti pensare che circa l’80% degli ordini di trading del mercato americano viene effettuato tramite operazioni automatizzate da algoritmi. Tuttavia, come in qualunque settore ci può essere chi approfitta di un progresso tecnologico, cercando di capitalizzare sul sempre più crescente interesse verso uno strumento che di per se nasce per facilitare l’efficienza e l’esecuzione di strategia di trading.Leggi: Bot di trading truffa: come riconoscerli .

I nostri criteri di valutazione sono i seguenti:

Trasparenza: per questo parametro guardiamo al track record del bot di trading, alle recensioni online, alla reputazione del programmatore (se ci mette la faccia o meno), alle informazioni fornite sulla strategia.

Strategia: quasi tutti i programmatori non daranno informazioni troppo dettagliate sulla strategia applicata per paura di essere copiati, tuttavia alcuni forniranno informazioni generiche che aiutano ad avere una conoscenza sommaria del tipo di operatività del bot. Ad esempio se il bot è uno scalper o uno swing trader, oppure i limiti dell’esposizione alle perdite, o alcuni indicatori di riferimento utilizzati.

Risultati:  oltre a vedere il profitto finale o corrente generato dal bot, come fanno i più inesperti facendosi abbagliare soltanto dall’entità del profitto, il nostro team analizza anche l’entità del drawdawn massimo e per quanto tempo questo è perdurato. Prendiamo anche in considerazione il win rate, il l loss rate e il profit factor.

Prezzo: non ci basiamo unicamente al prezzo in quanto tale ma lo rapportiamo a quello che pensiamo sia il valore intrinseco del bot, considerando i nostri parametri di valutazione.

Assistenza: questo tipo di parametro è spesso trascurato da chi si approccia a questo mondo. Per coloro che hanno meno esperienza è molto importante avere un servizio di assistenza disponibile che possa chiarire dubbi o aiutare nell’implementazione del trading system.

Si, si può vivere di rendita passiva costruendo un portafoglio di trading system che non richieda un impegno giornaliero così come lo richiede il trading manuale. Attenzione però a pensare che basti delegare la propria operatività ai bot di trading in maniera del tutto disinteressata. Al fine di generare una rendita passiva bisognerà imparare a diversificare la propria strategia su più bot di trading e a modificare i parametri dei trading system per massimizzare le loro performance e limitare l’esposizione alle perdite in relazione al ciclo di mercato corrente come spieghiamo negli articoli presenti nella sezione “Formazione” di AmicoBot.

Perché il trading automatico non è così semplice come si possa pensare, o meglio, richiede la comprensione delle condizioni di mercato e dell’operatività dei bot di trading che si utilizzano. Questo insieme a una regolare attività di backtest e talvolta di adattamento dei parametri dei bot ai trend di mercato. Semplice è l’operatività in quanto non richiede uno sforzo manuale. Questa tipologia di trading richiede anche pazienza nel dare tempo agli algoritmi di performare per periodi più o meno lunghi prima di trarre le somme sulle performance complessive generate. Molti gettano la spugna se vedono che non ottengono risultati per una settimana o un mese, mentre magari le buone performance che hanno spinto all’acquisto di uno specifico bot hanno richiesto uno o più anni attività.

I bot di trading possono essere acquistati sia sui siti ufficiali dei programmatori dei bot che da rivenditori autorizzati come Forex Store

Per chi investe capitali di 1.000 o 2.000 euro più che di diversificazione parliamo di dispersione del proprio capitale, in questi casi risulta più sensato concentrare il capitale su uno o massimo un paio di trading system. Per capitali tra i 5.000 e i 20.000 euro la diversificazione comincia ad avere senso anche se sarà una diversificazione semplice su pochi trading system. Se invece il capitale da investire è superiore ai 20.000 euro allora la diversificazione va pianificata nel dettaglio.

No, il trading in generale, sia esso manuale che automatizzato, comporta un rischio elevato di perdere il proprio capitale. Tuttavia, esistono degli strumenti ,come lo stop loss, che permettono di limitare la propria esposizione alle perdite. Quando parliamo di trading automatico possiamo anche decidere quante operazioni fare effettuare al giorno o alla settimana, impostando per ognuna di esse un limite alla potenziale perdita. In questo modo sapremo fin dall’inizio il livello di rischio che l’operatività di quel bot comporta.

Nella galassia delle piattaforme di trading online non è facile dire con certezza quale sia il miglior broker in assoluto, anche perché molto dipende dal tipo di operatività del bot di trading. Se operiamo tramite uno scalper faremo delle considerazioni diverse rispetto a un bot di swing trading. Di cruciale importanza sarà il tipo di spread (leggi: Spread e Trading Automatico: tutto quello che devi sapere) e le commissioni overnight che devono essere rapportate al time frame e alla strategia applicata dal bot.

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